Il libro che presentiamo vuole dare un contributo alla comprensione giuridica, oltre che teologica e teologale, di ciò che viene implicato dal termine ‘obbedienza canonica’ e vuole farlo nell’orizzonte della ‘sinodalità’ che la Chiesa è chiamata a vivere da sempre, non solo in questo tempo storico. La sinodalità nella Chiesa fa riferimento ad un cammino fatto insieme, fondato e permesso dall’adesione ad una volontà trascendente ogni singolo credente che, non poche volte, esige e si traduce in ‘obbedienza canonica’. Si terrà conto del notevole sviluppo e dell’attenzione sempre maggiore fornita dal Diritto Canonico alla formulazione di procedure tese a garantire non solo la tutela dei diritti, ma anche a fondare, specie in riferimento all’aggiornamento magisteriale, l’esercizio corretto della potestà da parte dell’autorità ecclesiastica. Per un retto esercizio di autorità molti aspetti soggettivi ed oggettivi dovranno essere tenuti in considerazione e ben coordinati al fine di aiutare e predisporre ministri e fedeli all’‘obbedienza canonica. La capacità di ascoltare/accogliere l’atto di governo e farlo proprio sarà avvantaggiata non poco dalla manifestazione delle reali abilità di discernimento dell’autorità, chiamata ad usare la potestà affidatagli sempre e solo per il bene della socialità/singolo fedele. L’esercizio della potestà, infatti, deve essere sempre espressione della giustizia – di cui il Diritto è custode – che costituisce poi la base indispensabile perché si possa edificare la carità. L’‘obbedienza canonica’ illustrata in questo libro, tuttavia, è ancora altro e di più che una mera adesione ad una volontà manifestata dall’autorità ecclesiastica, andando più profondamente nella direzione dell’assunzione personale di responsabilità, per rapporto ad un disegno salvifico, le cui forme di esercizio talvolta passeranno attraverso l’uso di strumenti normativi previsti dal Codice e miranti a tutelare la custodia di un’autentica comunione ecclesiale nella verità e nella carità.
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